(di Andrea Carugati)
LOS ANGELES - Per Ridley Scott un film in Italia con Natalie
Portman. Dopo Alien: Covenant, ennesimo capitolo della fortunata
saga iniziata nel 1979, che arriverà nelle sale italiane il
prossimo 17 maggio, Ridley Scott è pronto a rimettersi subito al
lavoro. Il suo nuovo film, All the Money in the World, sarà
ambientato in Italia - le riprese inizieranno nel mese di maggio
- e racconterà la vera storia del rapimento, avvenuto a Roma nel
1973, di John Paul Getty III, nipote del magnate del petrolio
John Paul Getty I, considerato in quegli anni l'uomo più ricco
al mondo. Il riscatto per la liberazione del giovane ereditiere
- rapito a piazza Farnese per mano della 'ndrangheta calabrese
facente capo alle 'Ndrine dei Mammoliti, Piromalli e Femia -
venne fissato a 17 milioni di dollari. La famiglia non assecondò
subito la richiesta dei rapitori e i criminali fecero recapitare
una busta contenente un orecchio del ragazzo e alcune sue
fotografie, con la promessa che ne sarebbero seguite delle altre
altrettanto cruente qualora il pagamento non venisse effettuato.
Il giovane Getty sarebbe poi stato liberato il 17 dicembre dello
stesso anno sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, ritrovato
da un camionista all'altezza di Lauria, in Basilicata. La somma
finale corrisposta ai malviventi ammontò a un miliardo e
settecento milioni di lire, soldi che Paul Getty III fu poi
costretto a restituire (a rate) al suo ricco parente. La
pellicola sarà incentrata sulla figura di Gail Harris, la madre
del ragazzo che cercò in tutti i modi di convincere il facoltoso
nonno a sborsare la cifra richiesta dai rapitori. Paul Getty I
infatti era restìo al pagamento per non incoraggiare altri
potenziali sequestratori nel compiere simili crimini. Dopo aver
incassato settimana scorsa il no da parte di Angelina Jolie, che
ha dovuto declinare la proposta a causa dei troppi impegni di
lavoro, per il ruolo della protagonista femminile Scott vuole
ora Natalie Portman, neomamma bis e fresca di candidatura agli
ultimi Academy Awards per un'altra interpretazione ispirata a
una donna realmente esistita, l'ex first lady degli Stati Uniti
d'America, Jacqueline Kennedy. Per l'attrice si è trattata della
terza candidatura alla statuetta più ambita, dopo la prima,
ricevuta nel 2005 per Closer e la seconda del 2009, con la quale
trionfò per la sua interpretazione ne Il Cigno Nero.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA