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Bronzi Riace: MArRC, nessun processo di corrosione in atto

Bronzi Riace: MArRC, nessun processo di corrosione in atto

ROMA, 04 dicembre 2016, 16:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Le notizie allarmistiche diffuse in queste ore dai mass media, circa la 'malattia' dei Bronzi di Riace sono infondate. Le statue, che costituiscono le due opere più identitarie del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, sono sottoposte a continui controlli e la loro esposizione al pubblico avviene in un ambiente con microclima monitorato. Anche l'accesso del pubblico alla sala avviene mediante 'vani filtro' nei quali i visitatori devono sottostare a un apposito trattamento". E' quanto afferma in una nota il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, il quale aggiunge: "Sono rimasto sorpreso di quanto riportato. Il convegno che si è tenuto al Museo, all'interno dell'iniziativa 'Arte è Scienza' promossa dall'Associazione Italiana di Archeometria, è servito proprio a riunire e mettere a confronto alcuni dei ricercatori che negli ultimi anni hanno svolto indagini di laboratorio sui Bronzi di Riace". "I dati sulle patine - prosegue Malacrino - presentati dal prof. Giovanni Buccolieri dell'Università del Salento, raccolti negli anni in cui le due statue venivano sottoposte a interventi diagnostici e conservativi all'interno del laboratorio allestito, con i restauratori dell'Istituto Centrale per il Restauro, nella sede del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, sono molto importanti non solo per scoprire nuovi aspetti sulla loro vita nell'antichità, ma anche per guidarci nell'assicurare al meglio la loro vita attuale e futura. E nulla di quanto ha riportato il prof. Buccolieri al convegno ha fatto riferimento a macchie sospette sul volto, sulle gambe e sull'addome". "Sicuramente sui Bronzi ci sono residui di cloro - precisa Buccolieri, secondo quanto riporta la stessa nota - ma questo non indica la presenza di processi attivi di corrosione, in quanto i Bronzi sono conservati in condizioni di temperatura e umidità controllate: tali condizioni ovviamente non permettono, anche in presenza di cloro, processi corrosivi sui bronzi stessi".
   

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