(di Nicoletta Tamberlich) Volti storici
della televisione italiana, mezzi busti familiari e rassicuranti
come fossero persone di casa. Impeccabili, preparate, sorridenti
e truccate a dovere. Hanno informato il pubblico da casa con
garbo professionalità e una dizione perfetta sulla
programmazione della giornata. "Signore e signori,
buonasera...", con questo saluto diventato storia della tv
nostrana, le annunciatrici Rai dagli Anni '50 in poi sono
entrate nelle case degli italiani. Fulvia Colombo, Nicoletta
Orsomando (la più longeva, classe 1929), Emma Danieli, Nives
Zegna, Adriana Serra, Anna Maria Gambineri, Gabriella Farinon,
Aba Cercato, Mariolina Cannuli (vanta un'imitazione di Noschese
che la fece amare moltissimo), Maria Giovanna Elmi (la fatina
bionda), Roberta Giusti, Marina Morgan, Rosanna Vaudetti (la
prima ad andare in onda a colori), quasi tutte sono rimasti
nella memoria collettiva. Domani, alle ore 16.25, è una data
storica. Segna il momento in cui per l'ultima volta
un'annunciatrice illustrerà i programmi della Rai (anche se ci
sarà un'appendice serale fino a giugno, già registrata ndr). Da
quel momento, dopo 62 anni - per molti un po' di nostalgia, per
altri solo curiosità - le 'signorine buonasera' si
accomiateranno dal pubblico e scompariranno dalla scena.
L'ultima sarà Claudia Andreatti, da nove anni in questo ruolo su
Rai1, proprio come Elisa Silvestrin, la prima Miss Italia 2006,
la seconda alle sue spalle e con il titolo di Miss Cinema. Per
capire l'importanza storica del ruolo di queste figure basti
pensare che il 3 gennaio 1954 la Rai esordì nelle case degli
italiani proprio con un annuncio letto da Fulvia Colombo,
ripresa in diretta con un'inquadratura fissa. Da allora l'intero
sistema televisivo è radicalmente mutato, così come è
profondamente cambiata l'Italia di oggi: in una tv sempre più
interattiva, nella quale il telespettatore ha svariate e
immediate opportunità di venire a conoscenza di ciò che il
piccolo schermo manda in onda o trasmetterà a breve, il ruolo
dell'annunciatrice, pur con tutte le modifiche degli anni, ha
perso la sua utilità. Sono passati più di 60 anni dunque
dall'avvio delle trasmissioni della Rai, con il primo annuncio
ufficiale dato da Fulvia Colombo il 3 gennaio 1954 con queste
parole: "La Rai Radio Televisione Italiana inizia oggi il suo
regolare servizio di trasmissioni televisive". Ad alternarsi sui
teleschermi, rigorosamente in diretta, poi con l'avvento di Rai2
e Rai3 nomi come Nicoletta Orsomando, Maria Teresa Ruta (zia
dell'omonima conduttrice, ndr) Annamaria Gambineri, Rosanna
Vaudetti, Maria Grazia Picchetti, Paola Perissi, Marina Morgan,
Maria Giovanna Elmi, Mariolina Cannuli, Peppi Franzelin, Roberta
Giusti, Beatrice Cori, Maria Brivio, Ilaria Moscato, questi i
più amati, fino alle ultime ad essere andate in video ossia
Alessandra Canale, Katia Svizzero e Maria Rita Viaggi. Tutte con
una propria personalità distinta dalle altre. Più recenti
Barbara Matera, prefinalista pugliese nel 2002 (su Rai1
dall'anno dopo al 2007), Chiara Perino (su Rai1 nel 2005 e
2006). "E' stato un impegno molto divertente del quale sono
grata alla Rai - commenta Claudia Andreatti - perché ho
cominciato subito dopo il titolo di Miss Italia e ne ho ricavato
un grande arricchimento professionale. Entrare ogni giorno nelle
case degli italiani per quasi dieci anni è difficile da
dimenticare, anche se, tutto sommato, non sono dispiaciuta che
questa avventura finisca, perché sono pronta a fare nuove
esperienze. Sabato pomeriggio saluterò il pubblico, anche se ci
sarà un'appendice serale, e poi comincerò i miei viaggi per
'Unomattina estate' che prevedono anche incontri con atleti
azzurri alle Olimpiadi". Un ruolo decisivo quello delle
annunciatrici della vecchia guardia per sapere che cosa
aspettarsi se non si aveva sotto mano un giornale coi programmi,
quando Internet era un miraggio. In sei decenni di tv pubblica i
palinsesti sono stati stravolti, per la tecnologia ha
rivoluzionato tutto, si è passati dal bianco e nero all'Hd allo
streaming ai moderni device. E così era inevitabile che il
buonasera arrivasse anche per le nostre brave signorine che
alternandosi in questi decenni ci hanno regalato un sorriso
anche nei momenti più burrascosi attraversati dall'Italia senza
quasi mai perdere il loro aplomb.
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