"Sono iper emozionata,
preoccupata, tesissima, stanotte non ho chiuso occhio. Uno
pensa, ma come, le bombe... L'emozione e la responsabilità che
provo è quasi peggio delle bombe", confessa Giovanna Botteri,
alle spalle una lunga esperienza da inviata di guerra e
corrispondente Rai, che stasera sarà sul palco dell'Ariston. "Il
mantra di questo festival così strano - sottolinea la
giornalista in conferenza stampa - è non dimenticare, ma
accarezzare le ferite. Dovrei ricordare quelle ferite, quello
che sta succedendo, che è successo, ma anche come si può vivere
anche con queste ferite. Nella mia esperienza da inviata di
guerra e corrispondente, mi trovo spessissimo da sola, sola con
quella telecamera, ma per questo mi sono abituata a sentire
quello che c'è oltre la telecamera. Penso che il festival ce lo
abbia fatto sentire in tutti i modi: oltre la telecamera c'è
un'Italia che ci sta guardando, che lotta, che si batte con la
voglia e il coraggio di farcela e di uscirne".
MAJ-FAS/ S0B QBXB
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