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Papa: odi e contrapposizioni profanano nome di Dio

Papa: odi e contrapposizioni profanano nome di Dio

02 ottobre 2016, 18:02

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ancora una volta, da questo luogo così significativo, sale il grido accorato: mai più violenza in nome di Dio! Che il suo santo Nome sia adorato, non profanato e mercanteggiato dagli odi e dalle contrapposizioni umane". Così il Papa nell'incontro interreligioso alla moschea "Heydar Aliyev" di Baku. Invitando le fedi a "edificare la cultura dell'incontro e della pace", il Papa ha affermato che "le religioni non devono mai essere strumentalizzate e mai possono prestare il fianco ad assecondare conflitti e contrapposizioni".
    "La fede, che è un dono di Dio e va sempre chiesta, va anche coltivata da parte nostra. Non è una forza magica che scende dal cielo, non è una 'dote' che si riceve una volta per sempre, e nemmeno un superpotere che serve a risolvere i problemi della vita": così il papa nella messa celebrata a Baku nel primo di una serie di appuntamenti in Azerbaigian.
    "Perché una fede utile a soddisfare i nostri bisogni sarebbe una fede egoistica, tutta centrata su di noi", ha spiegato. Secondo il Pontefice, "la fede non va confusa con lo stare bene o col sentirsi bene, con l'essere consolati nell'animo perché abbiamo un po' di pace nel cuore".
    "La fede è il filo d'oro che ci lega al Signore - ha aggiunto -, la pura gioia di stare con Lui, di essere uniti a Lui; è il dono che vale la vita intera, ma che porta frutto se facciamo la nostra parte". Francesco conclude oggi il suo viaggio nel Caucaso che lo ha condotto dalla Georgia all'Azerbaigian.
   

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