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Così Scampia ha atteso il ritorno del suo 'eroe'

Così Scampia ha atteso il ritorno del suo 'eroe'

Aperta la camera ardente, in attesa dei funerali nel quartiere

26 giugno 2014, 21:39

di Laura Pirone e Alfonso Pirozzi

ANSACheck

Ultr: fidanzata Ciro, subito giustizia per farlo rivivere - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultr: fidanzata Ciro, subito giustizia per farlo rivivere - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultr: fidanzata Ciro, subito giustizia per farlo rivivere - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di Ciro Fusco e Cesare Abbate

Un lungo applauso, tra lacrime e forti emozioni, ha salutato all'arrivo a Napoli il feretro di Ciro Esposito, il giovane tifoso morto dopo 52 giorni di agonia, per essere stato ferito da un proiettile poco prima della partita Napoli-Fiorentina.

La bara giunta dalla Capitale, dove nel pomeriggio è stata eseguita l'autopsia, è stata attesa per l'intera giornata da centinaia di persone: parenti, amici ma soprattutto tanta gente comune che ha voluto omaggiare quel giovane che viene ora ricordato come un ''eroe'' o come si legge su un manifesto della Municipalità di Scampia, ''una vittima della criminalità e della violenza''. La camera ardente è stata allestita nell'auditorium del quartiere: resterà aperta fino a domani quando nel pomeriggio si terranno i funerali.

Accanto al feretro - sul quale sono state poste una bandiera del Calcio Napoli ed un peluche - due corone di fiori bianchi, il gonfalone del Comune di Napoli esposto tra due agenti della polizia municipale. Il sindaco, Luigi de Magistris, visibilmente provato, si è recato al casello autostradale di Caserta Sud per accogliere il feretro per poi accompagnarlo fino a Scampia dove si è intrattenuto a lungo. Il Comune donerà il tumulo dove la salma sarà sepolta. I funerali di Ciro si terranno alle 16.30, con il rito evangelico, nella piazza ''Grandi Eventi'' di Scampia dopo che la bara avrà percorso alcune strade del rione, dove già da oggi sono comparsi striscioni e manifesti per ricordare ''un ragazzo semplice''.

E dinanzi all'autolavaggio di famiglia, dove Ciro lavorava e dove oggi è stata affissa una sua fotografia, sono stati deposti ceri e fiori e tantissime lettere. Vicino al feretro la mamma ed il papà, la fidanzata che ancora si chiedono il perché di tanta violenza. Sono distrutti dal dolore, hanno stretto centinaia di mani di amici e parenti ma i loro occhi non si sono staccati neanche un minuto dalla bara. La mamma si è alzata solo dopo aver accusato un lieve malore. Una bimba, giunta con suo padre, ha lasciato un fascio di fiori bianchi con una bandiera del Napoli: la squadra del cuore di Ciro. E poi i fiori dei tifosi del Bologna, del Catania e di tantissime altre squadre. Quei tifosi che Ciro e suoi amici incontravano sui campi di calcio. C'era anche una corona della famiglia Speziale. ''C'era pace e serenità sul viso di Ciro, in perfetta sintonia con le parole di compostezza e speranza pronunciate dalla madre'' ha detto ai giornalisti l'avvocato Angelo Pisani, uno dei tre legali della famiglia di Esposito, che è anche presidente della Municipalità e che per l'intera giornata si è dato un gran da fare, per organizzare ogni cosa. Pisani, infatti, ha avuto la possibilità di vedere la salma del giovane tifoso poco prima che iniziasse l'esame autoptico. A Scampia c'è rabbia, emozione ma non voglia di vendetta. La gente del quartiere ha accolto l'appello lanciato dalla mamma del giovane, Antonella, che in queste settimane ha più volte detto che fatti del genere non devono più accadere perché nulla hanno a che fare con lo sport. ''Ma ditelo - hanno urlato alcune persone ai cronisti presenti - che qui vive tanta gente per bene, gente onesta che non vuole la violenza''. La scomparsa di Ciro Esposito, ha detto l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, è "la morte non solo di un giovane ma di tutti, perché chi crede negli ideali si sente mortificato da questi eventi". "Si tratta - ha spiegato Sepe - di un episodio di una gravità unica, senza alcuna logica. Siamo di fronte alla violenza fine a se stessa contro un giovane che va a divertirsi per vedere la sua squadra. Ma questo è l'assurdo a cui si arriva quando si perdono i valori''.

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