/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Chloè Zaho, regista Nomadland, dovunque sono outsider

Chloè Zaho, regista Nomadland, dovunque sono outsider

Il film con Frances McDormand favorito agli Oscar

ROMA, 20 febbraio 2021, 15:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco Gallo) "Penso che la parola outsider sia la chiave di tutto. Mi sento outsider ovunque vada e credo che questo mi abbia fatto identificare naturalmente con i personaggi di NOMADLAND. Se vivessi nel Regno Unito o in Cina, sarei attratta da chi sta ai margini di quelle società". Così, in collegamento remoto Chloé Zhao, regista di quel NOMADLAND che dopo il Leone d'oro a Venezia si prepara a sbancare la 78/a edizione dei Golden Globe con 4 nomination ed è tra i favoriti per la corsa agli Oscar.
    La Zhao, nata a Pechino nel 1982 e cantrice degli emarginati protagonisti anche degli altri due suoi lungometraggi, Songs My Brothers Taught Me e The Rider - Il sogno di un cowboy, con NOMADLAND ha adattato l'omonimo libro della giornalista Jessica Bruder che racconta la storia di una donna 'nomade' che attraversa gli Stati Uniti sul suo furgone, interpretata da Frances McDormand. Una vedova che ha iniziato a migrare come tanti negli States, da un lato all'altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l'altro: insomma i 'nuovi poveri', in genere anziani e senza speranza.
    "Penso che la questione della cura degli anziani sia un vero problema negli States come in tutte le società capitalistiche.
    Per le donne poi è anche peggio. C'è il sessismo sul posto di lavoro e poi sono pagate meno degli uomini e di conseguenza la loro previdenza sociale è molto bassa".
    Infine, ecco un'illuminante citazione, tratta da Desert Solitaire di Edward Abbey, e che per Chloé Zaho sintetizza NOMADLAND (da oggi in contemporanea in Usa streaming su Hulu e nei cinema aperti, mentre in Italia si attende la riapertura delle sale) e la sua stessa filosofia di vita: "Gli uomini vanno e vengono, le città nascono e muoiono, intere civiltà scompaiono; la terra resta, solo leggermente modificata. Restano la terra e la bellezza che strazia il cuore, dove non ci sono cuori da straziare. A volte penso, senz'altro in modo perverso, che l'uomo è un sogno, il pensiero un'illusione, e solo la roccia è reale. La roccia e il sole".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza