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Finocchiaro, io una giudice popolare nel Maxiprocesso

Finocchiaro, io una giudice popolare nel Maxiprocesso

Su Rai1. Ammirati, impegno civile centrale per servizio pubblico

ROMA, 02 dicembre 2020, 15:38

Redazione ANSA

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"Ricordare gli eroi, quelli che hanno fatto grande il nostro Paese, ma anche quelle donne che non si sono tirate indietro e hanno contribuito con il loro senso civico a dare un forte apporto a un momento storico". Donatella Finocchiaro parla così della docufiction 'Io, una giudice popolare al Maxiprocesso', su Rai1 in prima serata giovedì 3 dicembre (per Stand by me in collaborazione con Rai Fiction), con la regia di Francesco Micchichè che sceglie di cambiare prospettiva, mettendo al centro del racconto una delle giurate popolari che hanno contribuito alle storiche condanne con cui il processo di Palermo contro la mafia si è concluso: non un personaggio famoso, dunque, ma una persona comune.
    Caterina, interpretata da Finocchiaro, sintetizza nella docufiction il punto di vista delle tre giurate popolari Teresa Cerniglia, Maddalena Cucchiara e Francesca Vitale.
    La docufiction si avvale anche di interviste uniche ai protagonisti dell'epoca - dal pubblico ministero Giuseppe Ayala al presidente della Corte Alfonso Giordano, interpretato da Nino Frassica, passando per il giudice a latere Pietro Grasso.
    Maria Pia Ammirati ha evidenziato: "Il Maxiprocesso di Palermo ha rappresentato il punto di arrivo e, come diceva Giovanni Falcone, il punto di partenza dello Stato contro Cosa Nostra. La Rai mantiene il primato delle memorie e dell'impegno civile con questa docufiction che è anche una grande narrazione: si è preferito puntare a un'altra scelta, di fare vedere quello che è successo dal punto di vista della normalità. Ricordare e documentare eventi e persone che fanno parte della storia della Repubblica e costituiscono snodi della democrazia, del vivere civile e del senso di responsabilità, sono un dovere del servizio pubblico che la Rai ha svolto pienamente prima nel registrare il Maxiprocesso e poi, oggi, nel ricostruire con questa docufiction quei tempi. I filmati d'epoca inseriti sono stati forniti dalla Rai (Rai Teche e Rai Sicilia, che ha digitalizzato e conserva l'intero girato del Maxiprocesso); le foto e i titoli dei giornali mostrati fanno parte dell'archivio de L'Ora di Palermo.
   

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