"Il 23 giugno del 1980, mentre si
stava recando al lavoro in autobus, il giudice Mario Amato
veniva ucciso in uno spietato agguato rivendicato da
un'organizzazione della destra eversiva. Rievocare la sua vile
uccisione richiama la necessità per tutti di resistere agli
attacchi contro lo Stato democratico, che oggi assumono la
forma, meno violenta ma ugualmente letale, delle logiche
compromissorie e dell'indifferenza". Lo scrive in un messaggio
il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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