Le Borse cinesi, oltre ai timori
sulla diffusione del coronavirus a livello globale, accusano
soprattutto un tonfo per il tracollo del petrolio dopo il
mancato accordo all'Opec e la guerra dei prezzi avviata
dall'Arabia Saudita che, sfidando la Russia, ha deciso di
aumentare la produzione e di tagliare i prezzi: l'indice
Composite di Shanghai cede il 3,01%, a 2.943,29 punti, mentre
quello di Shenzhen perde il 3,79%, a quota 1.842,66.
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