Nuovo botta e risposta Boris
Johnson-Jeremy Corbyn sulla Brexit nella campagna elettorale
britannica per il voto del 12 dicembre, mentre nel festival di
promesse sulla spesa pubblica entra in scena anche Jo Swinson,
la leader dei liberaldemocratici, terza forza del Regno.
Il premier conservatore e il numero uno laburista si sono
beccati oggi a vicenda. Corbyn dall'Essex ha accusato Johnson di
esprimere "un thatcherismo con gli steroidi" e di volere una
Brexit hard dopo la quale sarà possibile dare spazio ai privati
nella sanità pubblica del Regno (Nhs). BoJo ha reagito sfidando
il rivale in una lettera aperta a "chiarire" se vuole davvero
attuare la Brexit (con l'accordo più soft che s'impegna a
negoziare con l'Ue "entro 6 mesi") o mira invece a sostenere poi
il Remain nel referendum bis confermativo che pure promette.
Per la revoca parlamentare della Brexit sic et simpliciter si
conferma intanto Swinson: evocando 50 miliardi in 5 anni di
supposto "bonus Remain" da destinare ai servizi pubblici.
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