"L'accordo di libero scambio tra
Giappone e Ue, firmato a febbraio è una sorpresa su cui l'Italia
può lucrare moltissimo". Lo ha detto l'ambasciatore italiano a
Tokyo, Giorgio Starace, a margine della XIII conferenza degli
ambasciatori e delle ambasciatrici di cui l'ANSA è media
partner. "Ad esempio - ha spiegato il diplomatico - da quando
sono stati eliminati i dazi sui vini fermi e le bollicine,
quelli italiani sono già cresciute del 20% nei soli primi due".
Ma anche prima dell'accordo, "dal 2011 al 2018 l'export italiano
verso il Giappone è cresciuto del 57%. Immaginatevi che cosa può
accadere con un mercato da 120 milioni di abitanti che ha una
classe media sterminata e un tasso di disoccupazione ridicolo al
2%. La capacità d'attrattiva dell'Italia è forte", ha
sottolineato l'ambasciatore ricordando che "nel 2018 siamo
diventati il secondo esportatore, superando per la prima volta
la Francia. Potremmo fare molto di più e la faremo".
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