L'area dei nuovi scavi di Pompei è
stata "bonificata dagli ordigni bellici del 1943, come da
legge". A chiarirlo, è la direzione del Parco archeologico, in
merito all'articolo del Fatto quotidiano "Le 10 bombe di Pompei"
sulla presenza di eventuali ordigni bellici nell'area. "Nessun
rischio, pertanto - sottolinea la direzione del Parco - né per
gli addetti ai lavori che effettuano gli scavi, né per i turisti
che visitano l'area".
Nel progetto di scavo per la Regio V, "come in tutti i
progetti in generale - si sottolinea - è previsto l'obbligo da
norma di inserire nel piano di sicurezza la bonifica da ordigni
bellici in aree che sono state soggette a bombardamento negli
anni passati. Il Parco archeologico di Pompei ha regolarmente
redatto il progetto di bonifica, che è eseguita dal Genio
Militare che ne ha la competenza. Metro per metro è stata
effettuata la bonifica", che peraltro "viene eseguita per tutti
i progetti dell'area archeologica, tra cui il progetto
in corso della nuova recinzione del sito".
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