Un ciclo d'epurazioni ha colpito
in Corea del Nord i funzionari 'responsabili' del fallimento del
secondo summit con gli Stati Uniti di fine febbraio: il capo
negoziatore Kim Hyok-chol è stato giustiziato a marzo, mentre
Kim Yong-chol, ex braccio braccio del leader Kim Jong-un sparito
da settimane dagli eventi pubblici, è finito in un campo di
rieducazione.
Il Chosun Ilbo, citando una fonte di Seul, riporta che
l'operazione è stata voluta dal supremo leader che non ha
risparmiato neanche l'onnipresente sorella minore Kim Yo-jong,
alla quale "è stato consigliato di tenere un basso profilo".
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