Continua la drammatica serie di morti
registrate nella stagione alpinistica 2019 sulle pendici della
montagna più alta del mondo, l'Everest. Il numero sale ora a 11,
dopo che un avvocato di 62 anni del Colorado, Christopher
Kulish, era ieri impegnato nella discesa dopo aver raggiunto la
vetta a 8.848 metri ed è deceduto in uno dei campi avanzati, a
circa 7.900 metri, per cause ancora ignote. In un comunicato, la
sua famiglia ha affermato che le condizioni meteo "erano
pressoché ideali, dopo che la folla della scorsa settimana
sull'Everest si era ritirata". Lo riporta la Cnn. Nei giorni
scorsi in tutto il mondo sono state diffuse foto di decine e
decine di scalatori costretti ad attendere in fila ad oltre
8.000 metri di quota il loro turno per passare attraverso una
strettoia che conduce alla vetta. E allo stesso tempo, si sono
diffuse a livello globale le polemiche sullo sfruttamento della
montagna da parte delle autorità del Nepal.
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