Pantere, centauri rampanti, persino
una sfinge che svetta muta e solitaria. Sontuosa ed interamente
decorata, torna alla luce, dopo duemila anni a Roma, una nuova
sala della Domus Aurea neroniana. Scoperta eccezionale ed
emozionante, anticipa l'ANSA, nella quale i tecnici si sono
imbattuti mentre intervenivano per restaurare la volta di un
ambiente contiguo. "E' il frutto della nostra strategia puntata
alla tutela e alla ricerca scientifica - spiega la direttrice
del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo- rimasta
nell'oscurità per quasi venti secoli, la Sala della Sfinge ci
racconta le atmosfere degli anni del principato di Nerone". La
scoperta, raccontano archeologi, architetti e restauratori,
risale a qualche mese fa - era l'autunno del 2018 - e da allora
si è provveduto a messa in sicurezza e restauro. Le raffinate
pitture, che si ritrovano anche nella Domus del Colle Oppio e
in altro ambienti della reggia neroniana, sembrano opera della
cosiddetta Bottega A, operante tra il 65 ed il 68 d.C.
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