Con freddo, bora e pioggia,
anticipata dalle polemiche forse più aspre, diffuse (e
politiche) della storia dell'atletica, alle 9:30 da Aurisina,
dall'altra parte della costiera rispetto a Trieste, è partita la
Trieste 24 Half Marathon, evento clou del III Trieste Running
Festival organizzato da Apd Miramar. In prima fila, dietro lo
striscione col nome della gara, gli atleti maschi africani.
Nella folla di 1.827 corridori, anche Rita Giancristofaro,
triestina d'adozione ma abruzzese di nascita, che ha scelto la
Trieste 24 Halfmarathon per il rientro alle gare dopo essere
rimasta coinvolta, e ferita, nel crollo del Ponte Morandi, a
Genova. "Sono agitata e preoccupata - ha detto pochi istanti
prima dello sparo del via - è stata una forzatura essere qui
stamani ma questa è casa mia". E via, per 21 chilometri lungo la
Costiera.
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