"La sentenza del Tas non mi fermerà":
Caster Semenya dovrà sottoporsi a una terapia ormonale per
ridurre il suo livello di testosterone e gareggiare nelle
competizioni internazionali, come ha deciso il tribunale
arbitrale dello sport, ma non si sente sconfitta e reagisce alla
decisione che viene da Losanna. "La Iaaf mi ha sempre preso di
mira - è la dichiarazione della doppia campionessa olimpica
degli 800, iperandrogena e costretta dunque secondo le nuove
regole della federazione internazionale a sottoporsi a una
'cura' - Per un decennio la federazione ha cercato di
rallentarmi, ma questo mi ha reso più forte: la decisione del
Tas non mi fermerà".
E' lo stesso tribunale arbitrale dello sport, nella sua
decisione, a precisare di essere in sostanza scettica "sulla
reale possibile applicazione di questo regolamento". "Ancora una
volta - le parole di Semenya, rilanciate dalla Bbc - salirò
nelle mie imprese, e continuerò a ispirare giovani donne e
atleti in Sud Africa e in tutto il mondo".
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