Il gesto di Edson Tavares "appare
plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di
punire per sempre la vittima privandola non solo della sua
speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da
cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere'
egli stesso". Lo scrive la Corte di appello di Bologna nella
sentenza con cui ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20
giorni l'ex di Gessica Notaro, showgirl riminese sfregiata con
l'acido il 10 gennaio 2017.
"Nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può
contribuire a attenuare la gravità della condotta qui in esame
che, in quanto sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di
modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo
sopraffattorio della razionalità", spiega inoltre la prima
sezione penale, motivando la mancata concessione delle
attenuanti generiche nel processo per lesioni gravissime,
riunito in appello a quello per stalking.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA