Beni per 5,5 milioni di
euro sono stati confiscati ad un infermiere dell'Azienda
sanitaria provinciale di Reggio Calabria, in servizio
nell'ospedale di Melito Porto Salvo. Annunziato Iamonte, di 61
anni, di Melito, già sorvegliato speciale, in passato era
ritenuto vicino all'omonima cosca di 'ndrangheta. L'Asp è stata
sciolta nelle scorse settimane per infiltrazioni mafiose anche
per la presenza tra i dipendenti di soggetti ritenuti vicini
alla 'ndrangheta. Il provvedimento, emesso dal Tribunale-Sezione
misure di prevenzione su proposta congiunta del Procuratore di
Reggio e del Direttore della DIA, scaturisce dalle indagini
svolte dalla Dia coordinate dal procuratore distrettuale
Giovanni Bombardieri, sul patrimonio di Iamonte, dalle quali è
emersa un'evidente sproporzione tra i redditi dichiarati
rispetto agli investimenti effettuati. Confiscate, tra l'altro
57 unità immobiliari (fabbricati, appartamenti, cantine e locali
ad uso commerciale) e circa 14 ettari di terreno coltivato.
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