L'accordo sulla Brexit raggiunto a
novembre è "il migliore accordo negoziabile" per garantire
l'attuazione della volontà popolare manifestata nel referendum
del 2016. Così la premier Theresa May nel discorso di stasera
alla nazione in cui ha spiegato le ragioni che l'hanno spinta a
chiedere "con grande rammarico personale" un rinvio seppur breve
dell'uscita dall'Ue e la sua opposizione sia a un referendum bis
sia alla partecipazione britannica alle elezioni europee. Poi
l'attacco duro, diretto e quasi provocatorio al Parlamento di
Westminster, accusato di non aver voluto attuare la Brexit né
"prendere una decisione", nascondendosi "mozione dietro mozione,
emendamento dietro emendamento". "Sono sicura - ha proseguito -
che voi, l'opinione pubblica, ne abbiate abbastanza. Che siete
stanchi di scontri, di giochi politici, di arcane risse
procedurali. Che vogliate che il processo della Brexit sia
portato a termine. Sono d'accordo con voi e sono al vostro
fianco. E' tempo che i parlamentari decidano".
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