"Lunedì il film esce in Francia,
chissà se Barbarin sarà in sala". Il film è "Grace a Dieu", di
Francois Ozon, che ha portato alla Berlinale lo scandalo di
circa 70 bambini abusati da un prete pedofilo, Bernard Preynat,
sempre coperto dalla chiesa di Lione. E Philippe Barbarin è il
cardinale che ha tentato di tenere la verità nascosta, per non
subirne le conseguenze. Ma Ozon, che si è fatto questa domanda
davanti ai giornalisti, ha assicurato di essere molto più
interessato alle vittime che al clero: "non volevo fare un film
politico. Ma civile". "E mi sono concentrato sulle vittime. Il
mio obiettivo era mostrare quanto la parola abbia un effetto
liberatorio, su chi ha subito gli abusi e sull'ambiente
circostante". "Grace a Dieu", che corre per l'Orso, dà voce
principalmente a tre uomini, Alexandre (Melvil Paupaud),
Francois (Denis Menochet) ed Emmanuel (Swann Arlaud), che si
confrontano con approcci molto diversi ai traumi subiti
nell'infanzia, in un climax emotivo che divide il film in
sezioni.
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