Ci sono voluti 16 anni per convincere
i Negrita a tornare in gara al Festival di Sanremo, nell'anno in
cui festeggiano i 25 anni di carriera. "Quell'esperienza del
2003 ha lasciato il segno. Fu una scelta acerba, con un brano
sbagliato (Tonight, mai più eseguito neppure dal vivo, ndr).
Arrivammo terzultimi e non ce la vivemmo bene", racconta Drigo,
anche a nome degli altri suoi due compagni Pau e Mac. "Siamo una
band vera, dove tutte le personalità hanno un loro rilievo, come
i Beatles, i Rolling Stones, i Police".
Ora, più maturi, più consapevoli, convinti dal festival
dell'anno scorso targato Claudio Baglioni, hanno messo da parte
i fantasmi del passato. "Ci avevano chiamato anche un anno fa,
ma non c'erano i tempi tecnici e declinammo l'invito", spiegano
i Negrita, che tornano con I ragazzi stanno bene. "Una canzone
esistenziale, che tocca vari temi. Anche quello dei migranti, ma
è una pennellata in un quadro più vasto". I ragazzi stanno bene
è anche il titolo del Best of, in uscita l'8 febbraio.
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