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Amnesty, no turismo insediamenti Israele

Amnesty, no turismo insediamenti Israele

Ministro israeliano: 'Amnesty ipocrita', campagna antisemita

30 gennaio 2019, 15:35

Redazione ANSA

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(ANSAmed) - TEL AVIV, 30 GEN - "I giganti delle prenotazioni online Airbnb, Booking.com, Expedia e TripAdvisor contribuiscono alle violazioni dei diritti umani dei palestinesi pubblicando centinaia di stanze e di attività in insediamenti di israeliani nelle terre palestinesi occupate, Gerusalemme est inclusa": lo sostiene Amnesty International che afferma che con queste attività essi di fatto sostengono gli insediamenti.
    "L'insediamento di israeliani nei territori palestinesi occupati viola il diritto internazionale e rappresenta un crimine di guerra. Ciò nonostante quelle compagnie continuano ad operare negli insediamenti e a trarre profitto da una situazione illegale". Immediata la replica del ministro israeliano agli affari strategici Gilad Erdan secondo cui Amnesty è "ipocrita" quando pretende di parlare nel nome dei diritti umani mentre a suo parere sostiene una campagna antisemita e di delegittimazione contro Israele. Se essa proseguirà egli potrebbe negare l'ingresso in Israele di membri non-israeliani di Amnesty.
   

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