I ministri degli Esteri del 'Gruppo di
Lima' riuniti in Perù hanno firmato, con l'eccezione del
Messico, un documento in cui "non si riconosce la legittimità
del nuovo mandato presidenziale del regime di Nicolás Maduro in
Venezuela, che comincerà il 10 gennaio prossimo". Questo, si
sostiene, perché il processo elettorale "non si è basato sulle
garanzie e gli standard internazionali necessari per un processo
libero, giusto e trasparente". Lo ha reso noto il ministero
degli Esteri peruviano. In una Dichiarazione di undici punti,
"Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica,
Guatemala, Guyana, Honduras, Panama, Paraguay, Perù e Santa
Lucia, hanno sollecitato Maduro a non assumere la presidenza del
Venezuela e a trasferire il potere esecutivo all'Assemblea
nazionale fino a quando non si svolgeranno nuove elezioni
democratiche". Il Messico, che aveva firmato tutti i precedenti
documenti del Gruppo di Lima, si è astenuto per la politica di
'non ingerenza' del presidente Andrés Manuel López Obrador.
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