Bufera nella bufera della Brexit alla
Camera dei Comuni britannica: stavolta sotto tiro è finito il
leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, inciampato in
un'apparente gaffe sessista nel Question Time di oggi secondo
chi lo accusa, a dispetto delle insistenti smentite, d'aver
mormorato "stupida donna" all'indirizzo di Theresa May.
La vicenda ha finito per dominare la giornata parlamentare e
si è trattato del secondo episodio del genere nel giro di una
settimana per l'inquilina di Downing Street, risentitasi giorni
fa con Jean-Claude Juncker dopo essersi sentita definire
"fumosa" all'ultimo vertice europeo. Diversi deputati e deputate
del Partito Conservatore sono insorti rinfacciando a Corbyn
d'aver usato l'espressione incriminata. Mentre i media si sono
scatenati, facendo sfumare per ore tutto il resto del dibattito
e citando almeno qualche esperto pronto a inchiodare il
'compagno Jeremy'. "Non ho usato le parole 'donna stupida'
contro la premier né contro nessun altro", si è difeso Corbyn
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