Un magistrato del Supremo
Tribunale Federal (Stf) del Brasile ha deciso che i detenuti
condannati in secondo grado devono essere scarcerati, una
decisione che potrebbe applicarsi anche all'ex presidente Luiz
Inacio Lula da Silva, il carcere dallo scorso aprile scontando
una pena di 12 anni per corruzione e riciclaggio.
Il giudice Marco Aurelio Mello ha giustificato la sua
decisione in base all'articolo 238 del Codice di procedura
penale e l'art. 5 della Costituzione, secondo i quali le pene di
carattere detentivo sono applicabili solo dopo che siano
esauriti tutti i ricorsi contro le sentenze di condanna.
La decisione di Mello è però solamente transitoria, e non
presuppone una presa di posizione formale del Stf sulla
questione. L'alta corte deve dibattere l'argomento il prossimo
10 aprile, secondo quando annunciato dal presidente del
tribunale, José Antonio Dias Toffoli.
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