Stupri, aggressioni sessuali e
molestie per molte donne nordcoreane sono praticamente vita
quotidiana ordinaria': sono commessi con insistenza da
funzionari statali, soldati, poliziotti, che restano impuniti.
Un mondo di vessazioni a fronte di poche notizie di denuncia o
di punizioni, frenate dai timori di ritorsioni e dalla mancanza
di risposte efficaci, una sorta di "omertà" sociale: lo denuncia
un rapporto di Human Rights Watch (Hrw), presentato a Seul.
"Contatto sessuale subito e violenza sono così comuni in Corea
del Nord che è stato accettato come parte della vita di tutti i
giorni", si legge in un passaggio. La violenza sessuale è un
"segreto palese, senza conseguenze e ampiamente tollerato", ha
dichiarato Kenneth Roth di Hrw, secondo cui "le donne
nordcoreane direbbero volentieri 'Me Too' se pensassero di avere
qualche possibilità di ottenere giustizia, ma le loro voci sono
messe a tacere dalla dittatura di Kim Jong-un". L'Ong ha
compilato il rapporto su 106 interviste a nordcoreani
espatriati.
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