"Io sono avanti negli anni, sono nato
durante i bombardamenti e, forse per questo, mi è rimasta
un'innata diffidenza, e un'innata idiosincrasia verso qualunque
pericolo di nazionalismo e di guerre" per cui "occorre
riflettere su questo perché corriamo il rischio che riproporre
dentro l'Unione un clima che non è soltanto concorrenziale ma è
di contrapposizione, che poi diventa contrasto, poi diventa
ostilità, diventa non sappiamo cosa". Lo dice il presidente
Sergio Mattarella parlando a Riga al vertice del "Gruppo
Arraiolos".
Quella di "mettere in comune il futuro degli europei" è "una
ragione, storicamente, per il futuro, così vasta - aggiunge - se
si raffronta con il passato, che non c'è movimento che possa
mettere in discussione questo valore storico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA