''Con 'Capri Revolution' si chiude
la mia trilogia con una donna che vediamo di spalle e che guarda
verso un futuro ignoto. Gli altri due film, 'Noi credevamo' e
'Il giovane favoloso' avevano figure potentemente maschili, ma
questa volta si chiude, non a caso, al femminile. Siamo in
viaggio, questo il senso vero di questi tre film, si va verso
qualcosa senza pensare di trovare delle soluzioni''. Così al
Lido Mario Martone parla del suo film passato in concorso alla
75/ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica e che sarà in
sala con 01 dal 13 dicembre. E ancora il regista
napoletano:''C'è un filo nella mia trilogia: i protagonisti sono
sempre ribelli e sono giovani. E' un modo questo per raccontare
una Italia non doma ed è anche un modo di rapportarsi con il
mondo di cui l'isola di Capri è solo una metafora. Il confronto
nell'isola è inevitabile in un tempo come oggi in cui ci sono
tanto odio e paura a fare da collante''.
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