I viaggi della speranza dei
migranti attraverso il Mediterraneo sono in diminuzione, ma sono
anche più rischiosi. A sostenerlo è l'Unhcr, l'agenzia Onu per i
rifugiati, nel report 'Viaggi disperati'.
Secondo lo studio, se il numero assoluto di morti nel
Mediterraneo è calato rispetto allo scorso anno, è invece
aumentata l'incidenza percentuale delle vittime. Lo scorso anno
le persone che hanno perso la vita mentre tentavano la
traversata sono state 2.276 (1 ogni 42 arrivi). Quest'anno si
contano 1.095 vittime, una ogni 18 approdi sulle coste europee.
A giugno si è registrato il picco: un morto ogni 7 arrivi.
Le autorità libiche hanno intercettato o salvato 18.400
persone tra agosto dell'anno scorso e luglio di quest'anno,
segnando un aumento del 38% rispetto allo stesso periodo del
2016 e 2017. Chi viene riportato in Libia, sottolinea Unhcr,
viene spesso rinchiuso in centri di detenzione sovraffollati e
in condizioni precarie, dove la possibilità di perdere la vita è
elevatissima.
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