I continui attacchi di Donald Trump
ai media "sono un incitamento alla violenza". Ne è convinto Zeid
Ra'ad al-Hussein, commissario uscente dell'Unhcr che, in
un'intervista esclusiva al Guardian, spiega perche' la
definizione di "nemici del popolo" che il presidente degli Stati
Uniti ha affibbiato ai giornalisti è "potenzialmente"
pericolosa. "Quando le parole sono usate contro gruppi di
persone che tradizionalmente hanno sofferto per via
dell'intolleranza, del pregiudizio e dello sciovinismo torniamo
indietro ad un tempo in cui sentimenti negativi venivano
attizzati e diretti contro minoranze vulnerabili per scopi
politici", ha spiegato il principe e diplomatico saudita che
lascerà il suo incarico a fine mese sottolineando di riferirsi
in particolare agli anni 30 e al periodo precedente la prima
guerra mondiale. Quanto al rapporto tra la Casa Bianca e i
diritti umani, per al-Hussein "l'amministrazione Trump si è
distinta rispetto a quelle precedenti per la mancanza di impegno
verso i diritti umani".
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