Il nuovo presidente colombiano Ivan
Duque, insediatosi ieri nel potere a Bogotà come successore di
Juan Manuel Santos, ha illustrato con un discorso di circa
un'ora i propri propositi di governo, sottolineando che in
futuro "né il narcotraffico, né il sequestro potranno essere
giustificati con finalità politiche, né come meccanismi per
finanziarsi o promuovere una qualsivoglia causa".
A questo proposito, ha detto in diretta tv che fra i progetti
immediatamente presentati al Palamento uno espressamente
proibirà che "i gruppi armati illegali che sequestrano e
trafficano droga pretendano di ottenere benefici mimetizzando i
loro delitti con cause ideologiche".
L'allusione è alle condizioni previste nell'Accordo di pace
firmato dal governo di Santos con le Forze armate rivoluzionarie
della Colombia (Farc), trasformatesi ora in formazione politica.
Ma il progetto di legge di Duque, sottolineano gli analisti,
varrà solo a futuro e non per quanto già firmato in passato.
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