Non usa il computer e sulla sua
scrivania ha sempre due penne Amos Oz: una è quella politica che
adopera quando si "arrabbia, ma tanto e davvero", l'altra è
quella del narratore che sta usando per scrivere il suo nuovo,
atteso, romanzo. Ma di un libro si parla quando è finito,
sorride lo scrittore israeliano a Taormina per il Taobuk
Festival che lo ha premiato con il Taobuk Award for Literary
Excellence insieme a Elizabeth Strout. A quasi 80 anni Oz
mantiene il suo sguardo acceso sul presente, la sua visione di
intellettuale sempre in prima linea nella lotta contro le
ingiustizie e i conflitti. E punta il dito sulla politica, che è
diventata, dice, "Una seconda industria dell'entertainment, del
divertimento. E, mi dispiace dirlo, anche molti media non fanno
altro che fare del divertimento". La politica si è
spettacolarizzata e questo ha portato a un disastro enorme che
diventerà ancora più colossale se non riusciremo a rivalutare in
modo pervicace tutti i veri elementi della democrazia".
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