"Una disinvolta rivisitazione di
alcuni fatti rischia di confondere le idee, ma noi abbiamo un
obbligo: quello di ristabilire la verità, di indicare chi stava
dalla parte della legalità e chi quella legalità voleva
sovvertirla, seguendo principi e ideologie che erano di morte".
Così il capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli,
inaugurando a Torino la mostra dedicata al 40ennale delle
vittime del terrorismo.
"Noi oggi possiamo godere della nostra vittoria, perché
qualcuno prima di noi ha scelto da che parte stare - aggiunge -.
Ricordare i nostri caduti non è solo un tributo al loro
sacrificio: non dobbiamo solo affidarci a un ricordo meccanico,
ma dobbiamo avere cura della memoria da tramandare alle nuove
generazioni".
"Il passato non è una terra straniera. Bisogna ricordare per
evitare oblio e rimozione, perché proprio dalla promozione
possono arrivare i pericoli maggiori", sostiene il questore di
Torino, Francesco Messina.
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