Il verdetto dei giudici australiani
sul caso del cardinale George Pell, il 'ministro' dell'Economia
vaticano tornato nel suo Paese nove mesi fa per difendersi da
accuse di pedofilia, che risalirebbero ai tempi in cui era
vescovo nel Paese, sarà pronunciato il primo maggio. Lì i
giudici decideranno se le testimonianze ascoltate sono
sufficienti per cominciare il processo vero e proprio. Pell è
accusato da questi testimoni sia di avere coperto abusi sessuali
da parte di preti che appartenevano alla sua diocesi sia di aver
commesso anche lui abusi. Si tratta di presunti fatti 'storici',
risalenti a decenni fa, comunque respinti sempre come
assolutamente non veri dal cardinale, il più alto prelato
cattolico al mondo coinvolto in un dossier di questo tipo.
E' terminata la fase istruttoria con la posizione della
difesa del cardinale secondo la quale Pell è stato preso di mira
nel tentativo di punire la Chiesa cattolica nel suo complesso.
Sono stati ascoltati in queste settimane una cinquantina di
testimoni.
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