Risolvere i problemi funzionali per far
stare meglio le persone, lavorare per aiutare l'incontro in
un'epoca di scontri. L'architettura è questo, dice Massimiliano
Fuksas, un lavoro fatto di "testardaggine e tenerezza", con
l'idea di lasciare segni "non per autocelebrarsi ma per
migliorare le cose". E poi muoversi, innovare, intercettare i
segnali del mondo che cambia, provare sempre a guardare lontano,
immaginare il futuro. Con decine di lavori in cantiere e più di
600 grandi progetti realizzati in tutto il mondo, l'architetto
romano firma ora una torre inclinata sul mare, che dal litorale
di Capodistria offrirà uno sguardo inedito e lontano sull'Europa
e il suo sogno. I lavori partiranno a settembre. Alta 110 metri,
la torre avrà una struttura a doppia ellisse. Un ponte vetrato
lungo 100 metri la collegherà a un belvedere con bar, ristoranti
e spazi per la cultura. "Le due ellissi sono l'idea di due
mondi, quello europeo e quello orientale, che si incontrano e si
conoscono", dice Fuksas.
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