E' stata giudicata "tardiva" la
denuncia presentata dalla famiglia di Chiara Poggi nei confronti
di Alberto Stasi, in carcere per l'omicidio nella ragazza, che
non aveva accettato l'eredità del padre, ha potuto evitare di
pagare il risarcimento "ultramilionario" a cui è stato
condannato. Il gip di Milano Natalia Imarisio, che ha archiviato
l'indagine, ha però rilevato che non "può ragionevolmente
spiegarsi con una totale dimenticanza dovuta alle condizioni di
'stress' in cui versava", come ha sostenuto la sua difesa,
l'"anomalo" comportamento di Alberto Stasi, quando, nella
primavere-estate 2014, "dopo aver chiesto l'inventario dei beni"
lasciati dal padre Nicola, morto senza testamento nel dicembre
precedente, ha "omesso di accettare l'eredità". Comportamento
che avrebbe impedito ai genitori e al fratello di Chiara Poggi
di ottenere il risarcimento.
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