I giovani "non devono abituarsi mai
alla corruzione", mentre il corrotto "non conosce l'umiltà", "si
stanca di chiedere perdono e finisce molto presto per smettere
di chiederlo". Nel libro "Dio è giovane", conversazione col
giornalista Thomas Leoncini, in uscita domani in Italia e in
molti altri paesi del mondo, papa Francesco torna con parole
decise sul tema della corruzione. "I corrotti sono all'ordine
del giorno - afferma -. Ma i giovani non devono accettare la
corruzione come fosse un peccato come gli altri, non devono
abituarsi mai alla corruzione, perché quello che lasciamo
passare oggi, domani si ripresenterà, finché ci faremo
l'abitudine e anche noi ne diventeremo ingranaggio
indispensabile". I giovani hanno, "alla pari degli anziani, la
purezza e insieme, giovani e anziani, devono essere orgogliosi
di ritrovarsi - puliti, puri, sani - a disegnare un percorso di
vita comune senza corruzione".
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