Fare il bis olimpico a Torino con
Giochi a basso impatto e a basso costo, grazie al riuso degli
impianti delle Olimpiadi Invernali 2006. Il mondo economico e
imprenditoriale torinese fa quadrato su questa proposta, che
sarà presentata alla sindaca Chiara Appendino attraverso uno
studio di pre-fattibilità della Camera di Commercio. Il
documento è stato illustrato oggi ai giornalisti dopo la
proiezione di un video in cui le vecchie mascotte olimpiche,
Neve e Gliz, si riattivano per la candidatura bis.
"Io li chiamerei Giochi dell'innovazione - dice il presidente
Vincenzo Ilotte -. Abbiamo già le infrastrutture, si tratta di
riattrezzarle. Secondo i nostri conti, l'edizione 2026 potrebbe
costare due miliardi, uno in meno di quanto speso vent'anni fa.
Daremo il dossier alla sindaca come aiuto per decidere, perché
la manifestazione di interesse, che deve partire dalla Città,
dovrà essere presentata entro marzo. In ogni caso escludo
l'ipotesi Mi-To, non avrebbe ricadute per noi e sarebbe più
costosa".
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