Il governo Tory britannico, diviso
al suo interno e prigioniero degli 'hard brexiteers', sta
offrendo solo "vuota e insulsa retorica" sulla Brexit e sulla
sua strategia negoziale con Bruxelles. Così oggi il leader
dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, all'attacco della
premier Theresa May sull'argomento come raramente in passato nel
Question Time settimanale ai Comuni. Corbyn ha denunciato la
mancanza di una soluzione sulla questione dei confini irlandesi
e sulle possibili conseguenze del divorzio dall'Ue sui diritti
dei lavoratori. Diritti dei quali il Partito Conservatore è
pronto "a fare un falò", ha detto il numero uno del Labour,
ironizzando sulle rassicurazioni del ministro per la Brexit,
David Davis, secondo le quali nel dopo-Brexit non vi sarà una
deregulation da incubo "alla Mad Max" e invitando polemicamente
l'esecutivo a fissare la barra delle garanzie almeno "un poco
più in alto". May da parte sua ha respinto le critiche ribadendo
la volontà di non abolire le tutele attuali.
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