Una relazione con consulenza medica
e diagnosi di forte stato depressivo è stata inviata dagli
avvocati del boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, ai
giudici titolari dei processi in cui è imputato. Sotto accusa il
41bis, che per Zagaria, detenuto a Milano-Opera, "è davvero
troppo duro", dice Angelo Raucci, suo legale insieme con Andrea
Imperato. Talmente duro che "per protesta Zagaria ad alcuni
processi ha revocato me e il collega, ovviamente solo per alcuni
procedimenti nei quali ha deciso di non difendersi più".
Michele Zagaria, ha trascorso la sua lunga latitanza, durata
circa 16 anni, viaggiando nascosto nei bagagliai delle auto e
rintanato in sofisticati bunker che si era fatto costruire sotto
alcune ville del Casertano.
Nel corso dei vari dibattimenti l'ex boss del clan dei
Casalesi, Michele Zagaria, ha più volte ringraziato i suoi
legali che lo seguono da anni; "il suo non è un problema
economico, ma di stato mentale", evidenzia l'avvocato Raucci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA