Pedro Pablo Kuczynski non molla.
Messo alle strette dalle rivelazioni sui suoi rapporti con la
multinazionale brasiliana Odebrecht e minacciato da una
richiesta di impeachment, il presidente del Perù è tornato a
ribadire la sua innocenza, proclamando: "Non ho mentito, non
sono un corrotto". In un'intervista a 5 testate, Kuczynski, ha
detto che la proposta di impeachment presentata in Parlamento è
un "tentativo di attacco all'ordinamento democratico". Poi ha
detto di voler chiedere scusa ai peruviani per "non essersi
spiegare bene".
Kuczynski è stato accusato di aver ricevuto soldi dalla
Odebrecht fra 2004 e 2014, attraverso la Westfield, azienda di
consulenza di cui era socio. Lui sostiene di aver lasciato la
Westfield quando entrò nel gabinetto dell'allora presidente
Alejandro Toledo (2004-06). Due precedenti presidenti peruviani
- Alejandro Toledo (2001-06) e Ollanta Humala (2011-16)- sono
sotto inchieste per i loro rapporti con la Odebrecht.
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