Potrebbe risalire ad un periodo
compreso tra il terzo Secolo avanti Cristo e il quinto Secolo
dopo Cristo, lo scheletro rinvenuto poco lontano dalle rovine di
Tharros, nei pressi della spiaggia di San Giovanni di Sinis, a
Cabras (Oristano) grazie a un imponente cedimento della falesia
di arenaria.
La linea di frattura della falesia ha diviso in due parti la
sepoltura mettendo in evidenza una parte dello scheletro. Il
cranio e alcune ossa lunghe sono già stati recuperati
dall'archeologo della Soprintendenza Alessandro Usai. Per
recuperare il resto dello scheletro bisognerà invece attendere
almeno fino a domani; il recupero si annuncia difficile per il
rischio di crollo della grossa fetta di roccia che si è staccata
dalla linea di costa e minaccia di precipitare in mare.
La sepoltura al momento non avrebbe rivelato la presenza di
un corredo funerario che aiuterebbe a datarla e ancora non è
chiaro se sia di epoca romana o punica.
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