Un deposito di anfore, al momento
formato da 14 reperti intatti e immersi nel lapillo, è stato
riportato alla luce durante gli scavi in corso negli ambienti
retrostanti la Schola Armaturarum del sito archeologico di
Pompei. Le anfore dovevano contenere olio, vino e salse di
pesce: un'anfora presenta iscrizioni dipinte in cui si leggono
numeri, a indicare i quantitativi, e, verosimilmente, il
prodotto contenuto. L'uso come deposito dell'ambiente è
confermato dai graffiti visibili su una delle pareti
dell'ambiente, che ribadiscono l'attività di stoccaggio.
Al termine dello scavo, previsto per il mese di dicembre, le
anfore saranno ricollocate "in situ" .Pompei, commenta il
direttore Osanna, "ha iniziato una nuova stagione, quella di una
ricerca archeologica intensa e del prosieguo della conoscenza
del sito"
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