"La causa della morte è
ascrivibile ad asfissia per annegamento per tutte le 26 vittime.
In un solo caso la morte è stata determinata anche da uno 'shock
emorragico' dovuto alla rottura del fegato, senza segni esterni
da rapportare ad eventuali eventi traumatici avvenuti prima
della caduta in acqua, potendo attribuire tale lesione al
verosimile impatto contro superfici solide smusse".
Con queste parole la Procura della Repubblica di Salerno pone
la parola fine alla vicenda delle ventisei migranti i cui
funerali verranno celebrati nel cimitero di Salerno venerdì
prossimo alle ore 10. Sulle salme "non sono stati riscontrati
segni di violenza fisica e/o sessuale recente".
I cadaveri delle donne si trovavano sulla nave spagnola
Cantabria che aveva a bordo 401 migranti soccorsi in quattro
distinti Sar (Search and Rescue) effettuati al largo delle coste
libiche il 3 novembre scorso.
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