Il procuratore speciale del
Russiagate, Robert Mueller, sta esaminando l'eventuale ruolo
dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale Mike Flynn nel
tentativo di ottenere email personali di Hillary Clinton da
parte di un attivista repubblicano di lungo corso, Peter Smith.
Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti vicine alla
vicenda. Nella sua corrispondenza e nelle sue conversazioni coi
colleghi, Smith aveva dipinto Flynn (all'epoca consigliere del
candidato Trump) come alleato in questi sforzi, lasciando
supporre che altri dirigenti della campagna Trump si stessero
coordinando con lui. Aveva citato la società di consulenza dello
stesso Flynn e il figlio di quest'ultimo.
Smith, intervistato da Wsj in maggio, 10 giorni prima di
suicidarsi in circostanze sospette, aveva sostenuto di essere
entrato in contatto con 5 gruppi di hacker, due dei quali vicini
al governo russo, che sostenevano di avere le circa 33 mila
email cancellate dalla Clinton come "private" nell'ambito
dell'Emailgate.
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