La chiamavano la "divina", la più
grande di tutte, anche più dell'eterna rivale Sarah Bernhardt.
Intellettuale curiosa, musa e talent scout, da D'Annunzio a
Ibsen. Una vita dedicata all'arte, o, come diceva lei, "al
futuro". Il mito di Eleonora Duse, per molti la più grande
attrice di tutti i tempi, torna in scena, alla vigilia dei 140
anni dalla nascita (Napoli, 1858) con Pamela Villoresi ne 'La
musica dell'anima', recital scritto e diretto da Maria Letizia
Compatangelo, con Marco Scolastra al piano, al debutto l'1/9 al
31/o Todi Festival e in tournée nei prossimi mesi.
"Un ritratto della Duse tra le note della sua epoca, da
Rossini che la divertiva tanto da bambina, a Verdi e Gershwin",
racconta la Villoresi che in autunno torna anche in tv, su Rai1,
nel cast di Romanzo famigliare di Francesca Archibugi e poi in
Don Matteo 11, dove sarà la mamma della nuova poliziotta Anna
Olivieri. "Sorrentino (con La grande bellezza ndr - spiega - mi
ha fatto ritrovare l'amore per il set".
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