Sul codice di condotta delle Ong
durante i soccorsi di migranti in mare ci sono stati "passi
avanti" e sono state accolte alcune delle richieste delle
organizzazioni. Lo ha fatto sapere il Viminale che al termine di
una riunione questa mattina durata circa due ore ha indicato
lunedì prossimo come data per la firma del documento. Rimangono
però ancora delle distanze, come emerge dalle dichiarazioni dei
rappresentanti di alcune delle principali sigle, tra cui Medici
senza Frontiere, Save the Children, Sea Watch, che hanno chiesto
modifiche su alcuni punti. Due i più critici: l'impegno a non
effettuare trasbordi delle persone salvate su altre navi e
quello ad accettare la presenza di personale di polizia
giudiziaria a bordo. Su quest'ultimo in particolare le visioni
sono divergenti e le Ong chiedono che la polizia non sia armata.
Senza un accordo su questo aspetto "potremo non firmare", dice
Sea Watch. Le Ong si dicono comunque fiduciose in un'intesa e
sottolineano le aperture manifestate dal Viminale.
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