Trent'anni di carcere
con l'accusa di "omicidio aggravato": è la sentenza emessa da un
tribunale di El Salvador contro una ragazza di 19 anni
violentata e che ha vissuto un aborto spontaneo.
Il caso di Evelyn Hernandez Cruz ha avuto grande eco non solo
nel paese centroamericano ma anche in altri paesi, mentre
Amnesty Internacional si è pronunciato sulla vicenda.
La donna, rimasta incinta a 18 anni dopo essere stata
violentata a Los Vasquez, il piccolo villaggio dove viveva, ha
precisato di non aver mai denunciato lo stupro per paura,
sottolineando inoltre di non essersi accorta della gravidanza
fino al 6 aprile del 2016, quando a seguito di forti dolori era
stata portata in una vicina struttura sanitaria. Aiutata dalla
madre, era stata ricoverata presso un ospedale a Cojutepeque,
dove ha avuto un aborto spontaneo. A quel punto sono intervenute
le autorità, con l'accusa di omicidio aggravato. Evelyn è stata
quindi portata in carcere.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA